Zafferana Etnea definita la “Perla dell’Etna” sul versante est del parco. Assolutamente da non perdere l'Ottobrata...
Abitanti: 9537
Altitudine: 574 m a livello del mare
Estensione: 76,87 km²
Versante: Est
Coordinate: vedi maps
A 36 km da Catania, Zafferana Etnea sul versante est dell’Etna è circondata da un panorama che lascia tutti quanti senza fiato, c’è sia il mare che la montagna, il blu della costa Jonica e il nero delle colate laviche. Leggi tutto...
Da dove origina il suo nome? Si pensa abbia derivazione dall’arabo “zaufanah” che significa giallo. Perché vi chiederete? proprio per le tante ginestre presenti in tutto il territorio. Non solo questo significato, attorno al nome di Zafferana girano tanti altri significati sempre di origine araba come “contrada ricchissima d’acqua” oppure “fischio del vento”. L’ipotesi più attendibile però è quella di associare il significato del nome alla coltivazione dello zafferano.In antichità tutto il territorio di Zafferana Etnea si trovava sull’asse viario che collegava Taormina a Catania. Il primo quartiere risale alla fondazione del Priorato di San Giacomo, un monastero benedettino costruito nel Medioevo con annessa una chiesetta, distrutto durante il terremoto del 1693. Sono stati tanti i terremoti che hanno colpito Zafferana, così come tutto il territorio ai piedi dell’Etna, distruggendo tutto ciò che c’era. Nonostante ciò tutto ha ripreso a vivere tranquillamente creando dei paesini alle pendici dell’Etna di estremo fascino e bellezza.
Aeroporto di Catania "Fontanarossa". Dista circa 42 km e si impiega circa 1h15 min di auto
Tramite la Strada Provinciale SP8 - proseguire per la strada provinciale SP92 – uscita Zafferana Etnea
- Da Catania: dista 36,5 Km - circa 1h7min di auto.
Tramite Strada Provinciale SP8 - proseguire per la strada provinciale SP92 – uscita Zafferana Etnea
- Da Messina: dista 91,7 km e si impiega circa 1h29min di auto.
Tramite A20 - proseguire tramite A18 fino a uscita Giarre - continuare attraverso la strada provinciale SP4 in direzione Zafferana – uscita Zafferana Etnea
- Da Palermo: dista 246 km e si impiega circa 3h25min di auto.
Tramite A19 in direzione Catania – uscita paesi etnei - proseguire tramite la strada provinciale SP8 ed SP92 - uscita Zafferana Etnea
- Da Agrigento: dista 201 km e si impiega circa 3h6min di auto.
Tramite A19 in direzione Catania - proseguire tramite la strada provinciale SP8 e poi SP92- uscita Zafferana Etnea
- Da Enna e Caltanissetta: distano rispettivamente 122 Km e 149 Km e si arriva a Zafferana in circa 2h30min di auto.
Tramite A19 in direzione Catania - proseguire tramite la strada provinciale SP8 e poi SP92- uscita Zafferana Etnea
- Da Ragusa: dista 140 Km e si impiega circa 2h29 min.
Tramite strada statale SS514 verso Catania – uscita paesi Etnei . Proseguire tramite SP8 e SP942 - uscita Zafferana Etnea.
- Da Siracusa: dista 102 Km e si impiega circa 1h52min.
Tramite E35 in direzione Catania- uscita paesi Etnei - proseguire tramite SP8 e SP92 – uscita Zafferana Etnea
- Da Trapani: dista 350 km e si impiega circa 4h23min.
Tramite strada statale SS115 - proseguendo tramite A29 e poi A19 direzione Catania – uscita paesi Etnei. Proseguire tramite la strada provinciale SP8 e poi SP92 – uscita Zafferana Etnea
Per raggiungere Zafferana Etnea con l’autobus: raggiungere Catania e prendere l’autolinea AST.
Impiega circa 1h15min
Consulta il sito web per tariffe e orari
Cosa vedere a Zafferana Etnea? Chi viene qui non può non innamorarsene…oltre ad essere circondata da un paesaggio di estrema bellezza, racchiude al suo interno diversi monumenti e luoghi d’interesse che sono assolutamente da vedere.
CURIOSITA'
LO SAPEVATE CHE....
Nel 1800 Giovanni Verga villeggiò a Zafferana Etnea e fu proprio in questo paese che ambientò la sua importante opera letteraria Storia di una Capinera. A soggiornare a Zafferana furono anche Vitaliano Brancato, dove compose La Governante e il Don Giovanni di Sicilia, e Federico De Roberto al quale fu assegnata anche la cittadinanza onoraria. Altri furono anche Ercoli Patti e Igor Man.
- Chiesa Madre Santa Maria della Provvidenza, dopo il terremoto del 1881 che la distrusse è stata interamente ricostruita. Tipicità di questa chiesa è la facciata barocca e i 3 portali in ferro ornati da bassorilievi bronzei. All’interno, elegante e sobrio, si può ammirare la pala d’altare realizzata dal pittore G. Sciuti (personaggio illustre di Zafferana Etnea) e un quadro della Madonna di G. Rapisarda.
Orari di apertura: dal lun al sab 07:00/12:30 - 15:30/19:30 - festivi 07:00/12:30 - 16:00/20:00
- Chiesa Santa Maria Delle Grazie, con una facciata in stile Liberty e una nicchia in cui è rappresentata la statua della Madonna delle Grazie. All’interno si può ammirare la statua lignea della Madonna e nelle pareti un dipinto che raffigura la Visitazione di Maria a Santa Elisabetta e uno raffigurante l’Annunciazione e la statua del Sacro Cuore di Gesù e quella di San Mauro Abate.
- Priorato di San Giacomo, un monastero benedettino costruito nel Medioevo. Annesso ad esso una chiesetta dedicata a San Giacomo. Sia il Priorato che la piccola chiesetta furono distrutte dal terremoto che nel 1963 colpì e devastò l’intero territorio etneo. Quello che resta oggi è solo un caseggiato rustico.
Altre chiese:
- Maria SS del Rosario, nella frazione di Fleri
- San Giuseppe, nella frazione di Pisano Etneo
- San Vincenzo Ferreri
- Santa Maria del Buon Consiglio
- Sant’Antonio da Padova
Sparsi per il paese sono tanti i capitelli votivi volti a celebrare una scampata tragedia a seguito di una eruzione. Importante dal punto di vista religioso è il capitello dedicato proprio alla Madonna della Provvidenza.
- Palazzo municipale, posto al centro del paese, si affaccia in piazza Umberto I. Un elegante palazzo in stile liberty con un cornicione merlato, inserti floreali e uno stucco che rappresenta lo stemma del comune (l’aquila che tiene tra gli artigli due grappoli d’uva). Dopo il terremoto del 1984 che l’ha distrutto è stato restaurato e al suo interno si possono ammirare due importati opere del pittore Giuseppe Sciuti: Il benessere e le Arti e un autoritratto dello stesso personaggio. L’ingresso è particolare in quanto si può ammirare un mezzo busto di Giuseppe Sciuti circondato da un’imponente scalinata.
- Parco comunale, proprio vicino alla Chiesa Madonna delle Grazie è il più grande giardino comunale del territorio etneo. All’interno si può ammirare il giardino, la villa dei principi Marano (una palazzina in stile liberty appartenuta alla famiglia dei principi Caracciolo di Marano) oggi sede della Biblioteca comunale e anche un anfiteatro comunale utilizzato per rappresentare vari spettacoli.
- Sicilia in miniatura, nella Strada Provinciale, 92 – etna sud, un vero e proprio viaggio all’interno della Sicilia circondato dal verde del territorio etneo. Un modo diverso per scoprire e vivere le diverse caratteristiche artistiche dei monumenti che vengono rappresentati, i templi di Agrigento, le varie chiese più importanti di Palermo e Catania, il castello di Donnafugata a Ragusa.
Orari di apertura: aperto tutti i giorni per gruppi superiori a 25 pax. La domenica e i festivi il percorso è valido per gruppi inferiori a 25 pax e per le famiglie.
Per info e tariffe: Durata itinerario dalle 10:30 alle 16:00 con possibilità di pranzo a sacco o presso il ristorante annesso al parco, é necessaria la prenotazione al num. 3488468454 o 3922342675 o 0957082907
- Museo degli antichi mestieri, all’interno del Parco Comunale, ospita una vasta raccolta di vecchi oggetti che rappresentano tutti i mestieri della Sicilia antica. Non è altro che una tipica abitazione dell’epoca che rappresenta l'antica civiltà contadina etnea.
Orari di apertura: sab e dom dalle 10 alle 13 o su prenotazione
Per info e tariffe: chiamare al num. 3474572020
- Casa museo dell’Apicoltore, in Via Tenente Scuderi 26, realizzata per ricreare alla perfezione l’abitazione di un apicoltore del 900. Attraverso cenni storici e reperti fa comprendere a tutti i turisti, attraverso strumenti ed oggetti d’uso quotidiano, lo stile di vita di un tempo.
Orari di apertura: lun-mar-gio-ven 9/14 - 16/19, mer 9/19, sab-dom chiuso
Per info e tariffe: contattare il num. 0957081677
Non solo monumenti, palazzi e musei. Chi viene a Zafferana Etnea può anche ammirare alcune delle bellezze naturali che caratterizzano il versante est dell’Etna. Proprio per la sua posizione strategica è il punto in cui partono diverse escursioni grazie alle quali è possibile vivere e scoprire i segreti del vulcano attivo più grande d’Europa.
Quali sono quelle imperdibili di Zafferana Etnea?
- Piano dell’acqua, è l’esatto punto in cui si fermò la colata lavica del 1991.
CURIOSITA'
LO SAPEVATE CHE....
Attorno ad esso gira una leggenda: mentre la colata scorreva velocemente verso il paese, tutti i cittadini fecero una processione per chiedere la grazia alla Madonna affinchè la lava arrestasse la sua corsa. Dopo questa processione il miracolo avvenne ed è per questo che proprio in questa zona è stato costruito un altarino come ringraziamento alla madonna della Provvidenza.
- Attraverso una trazzera si può ammirare anche la Val Calanna, una conca posta nel versante orientale del parco dell’Etna di cui adesso resta soltanto una distesa di lava nera. È lunga circa 3 chilometri delimitata a sud dal Monte Fior di Cosimo, che la divide dalla Valle San Giacomo, a nord dal Monte Calanna, ad ovest dal Salto della Giumenta, che la separa dalla Valle del Bove, e a est dalle colate laviche del 1950-'51.
- Valle del Bove, una depressione completamente desertica ricoperta da colate laviche. È un punto di estrema e suggestiva bellezza ma anche di estrema importanza, infatti ha contribuito a salvare tutto il centro abitato dalle lingue di fuoco che zampillavano durante le varie eruzioni del vulcano.
Ma lo sapete che tra Milo e Zafferana Etnea si trova l’albero di leccio più antico della Sicilia? Ha un’età stimata di 700 anni. Considerato come un albero di eccezionale valore storico o monumentale. Caratteristica principale di questo albero sono le sue tantissime foglie verdi scuro, il suo tronco possente e i suoi lunghissimi rami che cadono verso il suolo. Ha un’altezza di oltre 20 metri, una circonferenza di 5 metri. Si può raggiungere in pochi minuti partendo da Zafferana Etnea e imboccando un suggestivo sentiero pedonale in contrada Dagalone.
CURIOSITA'
LO SAPEVATE CHE....
è chiamato Ilice di Carrinu. Il termine Ilice deriva dal latino e Carrinu invece è per un vecchio proprietario della terra dove è situato l’albero, Carlo chiamato confidenzialmente Carlino. È anche chiamato Ilice du Pantanu proprio perché li vicino c’è un vecchio pantano.
Anche gli eventi, sagre e festività religiose che si svolgono a Zafferana sono molteplici. Di certo quella più conosciuta e che richiama tantissimi turisti provenienti da tutta la Sicilia, ma non solo, è l’Ottobrata Zafferanese. Inizia l’1 Ottobre e per tutte le domeniche di Ottobre vengono organizzate sagre differenti (sagra dei funghi, sagra delle castagne, sagra del miele, sagra dell’uva, sagra delle mele dell’Etna) con lo scopo di promuovere tutti i prodotti tipici del territorio etneo!
Altri eventi:
- Festa di San Martino “Castagne e Vino”, il secondo sabato e la seconda domenica di Novembre. In una frazione di Zafferana, chiamata Sarro, vengono allestiti degli stand enogastronomici in cui è possibile degustare prodotti tipici autunnali: vino locale, castagne.
- Festa della Madonna della Provvidenza, la seconda domenica di Agosto, in onore della Madonna.
- Calici di Stelle, si svolge all’interno della villa comunale il 10 Agosto, non è altro che un percorso che prevede degustazione di prodotti tipici locali, osservazione di pianeti e stelle, e la visita al museo degli antichi mestieri.
- Etna in scena, una rassegna di cinema, musica, danza e teatro che offre da giugno a settembre ai turisti e a tutti i visitatori le tradizioni culturali ed artistiche della nostra terra.
- Dal 16 dicembre al 6 dicembre, anche Zafferana Etnea si veste di atmosfera natalizia con i suoi mercatini di natale. Quest’evento che dura più di un mese prevede la presenza di zampognari, musica, stand enogastronomici dove si potranno assaggiare anche ricotta calda e di artigianato. Ci sarà il presepe, l’albero di Natale e la casa di Babbo Natale.
Ovviamente non si può andare a Zafferana Etnea e non assaggiare le specialità enogastronomiche che offre il paese; infatti oltre al suo successo turistico legato soprattutto alla presenza del vulcano Etna, tutto il territorio zafferanese è molto fertile permettendo così la produzione di prodotti tipici locali di estrema qualità.
Il prodotto tipico per eccellenza è il miele, infatti Zafferana Etnea è chiamata anche Città del miele proprio per la grande quantità di miele prodotto.
CURIOSITA'
LO SAPEVATE CHE....
Con circa 800 apicoltori Zafferana vanta la produzione di circa il 15% del miele nazionale.
Sono diverse le varietà di miele prodotte:
- zagara
- arancio
- castagno
- eucalipto
- limone
- millefiori
- ficodindia
A proposito! Vi consiglio di vivere un’ esperienza di degustazione presso l’azienda di produzione Oro dell’Etna, azienda che produce molteplici varietà di miele, vini e oli con possibilità non solo di degustarlo ma anche di acquistare i prodotti che producono, confetture, condimenti, olio.
Altri prodotti tipici del territorio zafferanese sono anche:
- pere
- ciliegie
- pesche
- mele in particolare la varietà “cola” e “ gelato” e “deliziose”
Di estrema bontà sono anche i dolci, in particolare da assaggiare assolutamente è lo “Sciatore”, un biscotto al latte ricoperto di cioccolato fondente.
CURIOSITA'
LO SAPEVATE CHE....
chiamato Sciatore perché è stato inventato per rispondere al bisogno energetico degli sciatori che andavo a sciare nelle piste sciistiche dell’Etna
Altri dolci tipici da assaggiare sono:
- Paste di mandorla, di nocciola e di pistacchio
- Cassatelle di ricotta
- Zeppole di riso
- Foglie da thè, dei biscotti a forma di foglia tipicamente alle mandorle anche se negli ultimi anni vengono fatti anche al pistacchio e alla nocciola
Leggi la ricetta delle Foglie da Thè
Ingredienti:
4 albumi
160 gr. di farina
240 gr. di zucchero
120 gr di burro
vanillina
pistacchi tritati o farina
mandorle tritate o farina
Procedimento:
Versare gli albumi in una ciotola e aggiungere lo zucchero. Mescolare fino ad avere un composto chiaro e spumoso, poi aggiungere il burro sciolto e infine aggiungere la farina setacciata insieme alla vanillina, fino ad ottenere un composto omogeneo e spumoso. A questo punto si può dividere il composto e aggiungere in uno i pistacchi e nell’altro le mandorle e/o le nocciole. La cottura delle foglie da tè avviene in pochi minuti. Mettere della carta forno sulla teglia e disponete un pochino d’impasto su di essa, quindi spalmatelo come fareste con della nutella, dando una forma tondeggiante o allungata. Continuate finchè avete spazio nella teglia facendo 5-6 foglie da te. Infornate per circa 5-6 minuti a 200°. Lasciate raffreddare e gustatevi i vostri buonissimi biscotti!
Dove gustare tutte queste bontà? Ovviamente ovunque potrete assaggiare buoni dolci, quello che vi segnalo io sono l’antica Dolceria dell’Etna e la Dolceria Salemi.
Ovviamente non solo dolci, per gli amanti del salato tipica di Zafferana è la pizza Siciliana, non è altro che un calzone fritto a forma di mezzaluna con all’ interno tuma, acciughe e pepe. Una vera bontà per il palato!
Un posto importante tra i prodotti tipici di Zafferana Etnea ce l’ hanno i vini molti dei quali, se non tutti, con marchi D.O.C. Un gusto forte e deciso come la terra nel quale crescono i vigneti.
Per non stressarvi durante il vostro weekend a Zafferana Etnea ecco alcune dritte per non sbagliare. Non appena arrivate se volete parcheggiare l’auto con serenità potete o sostare lungo le vie principali, via Roma e via Garibaldi; il parcheggio è gratuito ma c’è la limitazione del disco orario che prevede la sosta di 1 ora esibendo l’orario di arrivo sul cruscotto. È possibile sostare gratuitamente senza limitazioni di tempo presso: Piazza Kennedy, Piazzale della Regione Siciliana, Piazzale Papa Giovanni Paolo 2.
Per qualsiasi utile informazione potete rivolgervi:
Proloco Zafferana Etnea – associazione turistica - sito web – pagina Facebook in piazza Luigi Sturzo, 1
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