Racconti di viaggio: tour sul versante Est dell'Etna per grandi e bambini



Vuoi partire per un tour nella provincia di Catania, un viaggio fra i paesi dell’Etna, scegliendo luoghi che facciano felici tutta la famiglia? L’itinerario che fa tappa a Sant’Alfio, Milo e Zafferana Etnea è quello che fa per te. Perché? Leggilo e lo scoprirai.

FOTO COPERTINA: https://www.turytrip.com/images/img/itinerari/thumbnails/Veduta-Etna.jpg

In Sicilia ci sono luoghi che ben si prestano a tutte le tipologie di vacanza: naturalistica, enogastronomica, artistico-monumentale, sportiva, panorami da fotografare e potrei continuare all’infinito. Il parco dell’Etna è uno di questi: qui puoi abbandonarti al relax o scegliere l’avventura nell’aspra natura del vulcano, perderti tra i vicoli modellati dalla lava o portare i tuoi bambini a lezione di storia e cultura. A te la scelta; intanto carichiamo la famiglia in macchina e partiamo per un piccolo grande viaggio nella provincia di Catania. Partiamo!

GIORNO 1

Sant’Alfio, godersi il parco dell’Etna all’ombra dell’albero più antico e leggendario d’Europa

Aaaahh, quant’è bello viaggiare in Sicilia con la mia famiglia! Non tanto per le strade, si sa, ma per tutto quello che l’isola può offrirti. Come il Castagno dei Cento Cavalli a Sant’Alfio, per esempio. Un albero come un altro? Nemmeno per sogno! Il Castagno dei Cento Cavalli è un albero leggendario, simbolo del paese di Sant’Alfio e di tutta la provincia di Catania, che si stima abbia intorno ai 2.000 - 4.000 anni d’età. È la prima “attrazione” che visitiamo perché si trova alle porte di Sant’Alfio, protetto da una recinzione lungo tutto il suo diametro. È immenso, un vero e proprio gigante buono dell’Etna alto 22 metri e largo altrettanto. E al magnifico albero, come suggerisce il nome, è legata un’antica leggenda: la regina Giovanna d’Angiò, durante una visita da queste parti accompagnata da cento cavalieri, si ritrovò di tratto nel bel mezzo di un temporale e riuscì a ripararsi sotto le foglie del grande castagno e all’interno del tronco (vi sono delle cavità in grado di ospitare più persone) con tutti e cento i cavalieri e i rispettivi cavalli. E lo credo bene, quest’albero è veramente immenso!

Raggiungere la chiese panoramiche di Sant’Alfio per scattare foto straordinarie

Non vi ho ancora detto che sono un appassionato di fotografia: immortalo panorami e dettagli quando mi trovo in vacanza e la Sicilia è una di quelle terre in grado di darmi tante soddisfazioni. E siccome mi hanno parlato di due chiese di sant’Alfio da cui si possono scattare delle insolite foto all’Etna, ho deciso di raggiungerle. La prima è la Chiesa del Calvario, costruita nell’800 in uno dei punti più alti del paese per simulare, appunto, il Calvario in cui ambientare le rappresentazioni religiose della Settimana Santa. Si può raggiungere da una scalinata in pietra, ma noi con i bambini al seguito abbiamo deciso di arrivare fin lì in auto per non farli stancare troppo. La vista è veramente incantevole, fatta di alberi e natura, di montagne e perfino di mare! Infatti, se da un lato potete ammirare l’Etna in tutto il suo splendore, dall’altra parte avrete uno spettacolo da togliere il fiato: a sinistra la bella Taormina, a destra l’imponente Catania e ancora più avanti il mar Ionio. E se siete particolarmente fortunati, riuscirete a vedere anche al di là dello stretto di Messina. Una vera e propria favola per noi fotografi amatoriali o di professione.
Non vi basta, volete qualcosa di più? Arrivate, proseguendo sulla stessa strada, alla Chiesa di Magazzeni. Spegnete cellulari e strumenti tecnologici vari, fissate il panorama e godetevi il silenzio. Diciamo che i soggetti protagonisti della scena sono più o meno gli stessi (Etna, Catania, Taormina, ecc), ma l’altitudine maggiore rispetto al Calvario rende tutto ancora più magico.

Pranzo all’aria fresca sul Belvedere di Sant’Alfio

Caspita picciotti, quanta fame mette la montagna! Non vedo l’ora di raggiungere il ristorante a Sant'Alfio e godermi il pranzetto con i migliori piatti dell’eccellenza culinaria siciliana e soprattutto etnea. E, come previsto, ci aspetta un’abbuffata di antipasti con il meglio dei salumi e formaggi della zona, delle tagliatelle ai funghi che parlano e una grigliata di carne squisita. Addio dieta!
Pranzo terminato, ci spostiamo al bar per accompagnare il caffè con dei dolci tipici siciliani, la nostra vacanza nella provincia di Catania continua!
Possiamo farci scappare le paste di mandorla di Sant’Alfio??? Ovvio che no, infatti non solo ne mangio circa 6-7, ma faccio scorta per quando sarò lontano da qui. Sicilia, ti adorooooo!!! Fuori dalla pasticceria, ci troviamo faccia con la Chiesa Madre di Sant’Alfio, che troviamo aperta. La facciata è qualcosa che non avevo visto prima, tutta nera perché interamente costruita in pietra lavica; all’interno ci sono gli altari dei tre santi patroni del paese: Alfio, Cirino e Filadelfo.

Milo, il più piccolo dei paesi del parco dell’Etna, con un Belvedere mozzafiato

Eccoci a Milo, altro paese sull’Etna, seconda tappa del nostro itinerario-vacanza nella provincia di Catania. Milo è il più piccolo tra i paesi del parco dell’Etna, conta 1.090 abitanti e si trova a 720 metri sul livello del mare.
È a Milo che abbiamo prenotato il b&b in cui pernotteremo, per cui la prima cosa che facciamo è quella di andare a sistemare i bagagli e andarci a dare una rinfrescata.Ok pronti, non ci resta che uscire a fare un giro in centro prima di cena, ormai è pomeriggio inoltrato…Milo è un delizioso paesino conosciuto soprattutto per gli incantevoli panorami. È meta di molti turisti anche in estate, quando dopo una giornata di sole e mare, si raggiunge l’entroterra per un po’ di frescura. Degli anziani con cui abbiamo il piacere di fermarci a parlare ci raccontano che hanno preso casa qui anche personaggi famosi come Lucio Dalla e Franco Battiato. Gli stessi vecchietti ci consigliano di raggiungere piazza Belvedere, la principale del paese, e di ammirare il panorama. Accidenti, se avevano ragione! Uno dei tramonti più belli della mia vita, è incredibile! non è più giorno, il sole sta quasi per scomparire, ma si riesce a vedere perfino la Calabria e dalla parte opposta, pensate un po’, Siracusa!!! E non è finita, si vedono anche le più vicine Catania, Taormina e Castelmola. Immaginate lo spettacolo irresistibile per gli occhi di un fotografo come me… ho fatto 10000 foto, mi scialai!
Ci spostiamo in piazza Chiesa Madre a Milo, poco più giù, per visitare la Chiesa di Sant’Andrea, la Chiesa Madre appunto, costruita verso i primi del ‘700. È una chiesa semplice, esternamente non ci sono elementi eccezionali, l’interno è diviso in tre navate e ci sono alcuni affreschi del ‘900.

Sagra dei vini dell’Etna a Milo, un appuntamento imperdibile con l’enogastronomia siciliana

Appassionati di buon vino siciliano, che sia rosso, bianco o rosè: ogni anno a settembre a Milo, paese che fa parte del circuito della strada del vino dell’Etna, si svolge il ViniMilo. La sagra si svolge nei dintorni della piazza della Chiesa Madre. Ci sono tanti stand in cui poter fare degustazioni dei migliori vini etnei con la modica cifra di 5 euro.Potete sedervi su degli sgabelli, poggiare i bicchieri sulle botti adibite a tavolini, chiacchierare e assaporare il vino che state sorseggiando, un tripudio per le vostre papille gustative! E non solo, ci sono anche tanti altri stand che espongono prodotti tipici, tra cui i formaggi dell’Etna (non perdetevi la provola stagionata e la provola dei Nebrodi), conserve, salumi, esposizione anche dei prodotti tipici dell’ennese e del messinese, dolci, olio, liquori, cipolle, miele, pannocchie, peperoncini, agrumi e bancarelle di artigianato come la lavorazione della terracotta. Anche le cantine nei dintorni aprono le loro porte al ViniMilo, programmando visite guidate al pubblico. Le giornate del ViniMilo sono scandite poi da incontri e appuntamenti con esperti enologi, dalla buona musica delle band del territorio, da spettacoli folkloristici e sfilate di carretti siciliani.

GIORNO 2

Milo, avventura a mai finire nel più grande parco avventura del sud Italia

Cosa fare se ci si trova in vacanza sulla parte orientale dell’Etna e si vuole accontentare grandi e bambini? Beh, dovete sapere che sul vulcano più grande d’Europa non ci si annoia mai! E così, dopo aver trascinato i nostri figli a osservare panorami e a visitare chiese, oggi li facciamo contenti e li portiamo al Parco Avventura Etna, a un chilometro e mezzo dal centro di Milo. Il parco avventura Etna è una bellissima alternativa per trascorrere una giornata tra la natura generosa dell’Etna all’insegna del divertimento e dell’avventura. Ci sono tanti percorsi dedicati a grandi e bambini, a seconda dell’età, dell’altezza e del peso corporeo. Non vi spaventate, molti percorsi sono piuttosto facili e tutto viene svolto nella massima sicurezza. E così, tra tronchi oscillanti, ponti, tirolesi, scivoli ecc ecc ecc, snodati tra gli alberi, trascorriamo una giornata da favola a contatto con la natura e l’aria pulita dell’Etna.
Un consiglio: portate il pranzo a sacco, posizionatevi nell’area picnic e godetevi il luogo. La vostra salute mentale vi ringrazierà!

Etna da bere, degustazione di vini D.O.C. a Milo

Picciotti, la giornata al parco avventura è stata una bomba, ma il secondo giorno di vacanza siciliana sta per finire e le fatiche si fanno sentire parecchio… sulla strada di ritorno a Milo ci fermiamo per una degustazione. Non mi stanco mai di conoscere nuovi vitigni e di assaporare il buon vino siciliano. E così, tra un bicchiere di Etna D.O.C., uno di Malvasia delle Eolie e un dolce al pistacchio di Bronte osserviamo lo spettacolo del tramonto siciliano materializzarsi davanti a noi. Ah, che terra incantevole!
La degustazione ha riempito un po’ il mio stomaco, ma qualche ora dopo ho di nuovo fame e mi metto a cercare una buona pizzeria a Milo. È impossibile che un patito di pizza come me in viaggio in Sicilia già da quasi due giorni non abbia ancora mangiato la pizza!!! Così, mentre mia moglie prepara i bambini, scendo giù per strada a farmi consigliare una buona pizzeria per cui, quando siamo tutti pronti, andiamo lì. Bontà assoluta e tanti complimenti al pizzaiolo! Pizza ovviamente cotta nel forno a legna, impasto molto digeribile e soprattutto condita con il meglio dei prodotti tipici del parco dell’Etna: c’è la pizza con le melanzane, quella con i porcini, con il caciocavallo e tanto altro ancora. Il tutto è abbeverato ancora dal buon vino dell’Etna e da una serie di antipasti così buoni da svenire. Andate e assaggiate tutto, provare per credere!

GIORNO 3

Zafferana Etnea, tutto il meglio del parco dell’Etna in un paesino

Zafferana Etnea, ultimo giorno di tour nei paesini del versante orientale dell’Etna, ultimo giorno di vacanza nella Sicilia orientale… noooo, ho già le lacrime agli occhi! Vediamo di tirare fuori il meglio da quest’ultima tappa. La prima impressione che mi fa Zafferana Etnea, non appena arrivo, è quella di un paese allegro e solare, in cui la gente è veramente ben disposta ad accogliere e viziare i turisti. Sarà la bella giornata di sole, sarà la chiesa Madre così bianca da sembrare immacolata, a differenza di buona parte delle chiese dei paesini dell’Etna molto scure perché costruite interamente o quasi in pietra lavica… insomma, la Sicilia mi fa sentire felice e in pace con il mondo! Zafferana Etnea conta 9450 abitanti e si trova a 574 metri di altitudine. Andiamo a conoscerla meglio!

Zafferana Etnea, far conoscere ai bambini le bellezze dell’isola nel parco “Sicilia in Miniatura”

La vacanza con i bambini, si sa, a volte può essere anche un’occasione per far divertire anche i grandi, come è capitato a noi in “Sicilia in miniatura”, una struttura a Zafferana Etnea in cui è possibile far conoscere anche ai più piccoli tante cose che ancora non sanno.
La visita a “Sicilia in miniatura” inizia al mattino: il parco è già aperto dalle 9.30 in poi, anche se noi arriviamo un po’ più tardino.. all’interno del parco trovate diversi percorsi dedicati per far conoscere gli usi e costumi della vita siciliana ed etnea:

1. Sicilia in miniatura, ambientato in un contesto naturalistico unico, all’interno del quale sono collocati i monumenti più importanti delle 9 province siciliane, come il tempio della Concordia di Agrigento, il Castello Ursino di Catania, il duomo di Messina, il Castello di Donnafugata a Ragusa, il teatro greco di Siracusa, i Mulini e le Saline di Trapani, San Giovanni degli Eremiti a Palermo;

2. Museo “Casa dell’ape”, una sorta di spiegazione guidata e illustrata dell’arte dell’apicoltura;

3. Museo “Fauna dell’Etna”, con una carrellata di tutte le specie animali presenti all’interno del parco dell’Etna;

4. Museo dell’antichità, una carrellata dei simboli delle antiche tradizioni siciliane, dal carretto alla coppola.

Potete portarvi il pranzo a sacco o pranzare nel ristorante all’interno della struttura. C’è anche un b&b in cui potete alloggiare.

La casa museo dell’apicoltore, una dolce escursione nel cuore gastronomico di Zafferana Etnea

Cos’è che devi fare per stare bene in Sicilia? Ammirare le bellezze artistiche e naturali, ok. Assistere ai riti e alle tradizioni più antiche e sentite, va anche bene. Ma come fai a capire la Sicilia se non assaggi, uno per uno, tutti i prodotti tipici? Coglierai l’essenza dell’isola solo a metà. È per questo motivo che esistono strutture come la Casa-Museo dell’apicoltore di Zafferana Etnea, per dar voce alla memoria storica in modo da non disperdere le antiche tradizioni gastronomiche. E menomale che esistono strutture come queste, altrimenti chi potrebbe conoscere e portare avanti le tecniche tipiche, per esempio, di estrazione del miele??? Vabè, forse mi sono dilungato un po’ troppo, ma mi sento particolarmente inebriato dalla Sicilia e da tutto quello che ho modo di vedere. La casa museo dell’apicoltore è un tuffo nel passato, una casa dedicata a un signore che, all’inizio del ‘900, stanco di fare il contadino, iniziò la professione di apicoltore. All’interno del museo sono raccolti strumenti antichi per l’estrazione del miele. Attraverso la visita guidata in questo angolo di Sicilia del ‘900, conosciamo un mondo assolutamente nuovo per noi, abituati a vedere il miele direttamente confezionato all’interno dei barattoli in vetro. I bambini sono estasiati, felici di vedere, toccare con mano e ascoltare le spiegazioni della guida. Io faccio scorta di un sacco di prodotti e conserve, non sia mai che una volta lontano da qui mi manchi qualcosa!

Andiamo a vedere la Chiesa Madre di Zafferana Etnea

La passeggiata tra le vie principali del paese e la visita quanto meno della chiesa madre non me la toglie nessuno e così anche a Zafferana Etnea rispetto questa tradizione. La Chiesa Madre di Zafferana Etnea è dedicata a Santa Maria della Provvidenza. La osservo da fuori, anzi, dal basso, prima di percorrere la scalinata in pietra lavica che mi porta al portone di ingresso. È una chiesa bella e imponente; il bianco della sua affacciata, costruita con la pietra di Siracusa, spezza il nero della scalinata, regalando una visione divina. La chiesa fu costruita nel ‘700 e infatti la facciata riprende gli stili predominanti dell’epoca: il barocco siciliano e il liberty importato dalla Francia. In alto, al centro, la statua della Madonna della Provvidenza, patrona di Zafferana Etnea. L’interno è a croce latina e a tre navate; vi sono contenute tante opere, tra cui dipinti del pittore Raffaele Stramondo e Giuseppe Rapisarda. Da visitare.

Osservare comodamente l’universo seduti al Planetario di Zafferana Etnea

Non è facile riuscire a trovare delle attrazioni che coinvolgano i bambini quando si è in vacanza e devo dire che, seppure ho visitato quasi tutta la Sicilia, non mi era mai capitato di trovare così tante cose interessanti da fare con i miei figli in un paese tutto sommato piccolo come Zafferana Etnea. Il Planetario è una di queste. Si raggiunge facilmente perché si trova in pieno centro. Si tratta di un piccolo cinema in cui le immagini vengono proiettate “full-dome”, ovvero a 360 gradi, per cui ti siedi su una poltrona reclinata all’indietro e ti godi lo spettacolo di stelle, galassie, pianeti e buchi neri. È veramente un’esperienza istruttiva e i bambini sono molto entusiasti.

L’Ottobrata Zafferanese, l’evento enogastronomico siciliano più importante del Parco dell’Etna

Eccoci al gran finale di questo magnifico weekend trascorso sui paesi del Parco dell’Etna! Chiudiamo questa breve ma intensa vacanza con l’Ottobrata Zafferanese, una mostra-mercato che si svolge da 37 anni a Zafferana Etnea tutte le domeniche del mese di ottobre. A ogni domenica è dedicata una sagra: si parte con la sagra dell’uva, del miele, delle mele dell’Etna, dei funghi e delle castagne, a seconda se le domeniche del mese sono quattro o cinque. Nel caso siano quattro, i prodotti vengono accorpati; la sagra dura tutto il giorno, dalla mattina alla sera.

L’Ottobrata si snoda in tre punti principali:
1. Piazza Umberto I, in cui si svolgono le degustazioni, l’animazione per bambini, gli spettacoli con gli artisti di strada e i concerti;
2. L’area gastronomica di via Rocca D’Api, in cui è allestito un mega tendone con tavoli e panchine per sedersi e consumare le degustazioni;
3. Via Roma, in cui si organizzano mostre sull’antica civiltà contadina siciliana ed esposizioni come “Le vetrine e le botteghe dell’artigianato tradizionale siciliano”.

Le strade sono piene di gente che saltella allegramente da uno stand all’altro: sono tutti prodotti di primissima qualità e a chilometro zero, come le castagne e i funghi dell’Etna, i cannoli al pistacchio e alla ricotta, gli arancini, le foglie da tè (dolci a base di mandorle o nocciole), le olive, i salumi e i formaggi, le pannocchie, la carne di cavallo, le crispelle con acciughe o ricotta, le sfinci, il kebab, le salsicce, gli spiedini di patate fritte, le classiche caramelle gommose, le prelibatezze a base di cioccolato e il mitico miele dell’Etna, grande protagonista di queste zone e adibito ai più svariati usi. QUESTO È IL PARADISO DELL’ENOGASTRONOMIA SICILIANA!!!
… E invece è giunto il momento di andar via dall’Etna e dalla provincia di Catania, ma non sia mai che io abbandoni questa terra senza aver assaggiato un altro famosissimo prodotto tipico di Zafferana Etnea.

Qual è? “A siciliana” (anche detta “pizza siciliana”), ovvero un calzone fritto ripieno di acciughe e tuma, nella versione prettamente originale, o arricchito con altri ingredienti, nelle varie versioni rivisitate. Ok, calorie a vagonate, ma la bontà di questa pizza bomba è impareggiabile!
La musica folcloristica siciliana allieta il giro tra gli stand, tra i bellissimi carretti intagliati e decorati a regola d’arte e i ragazzi dei vari gruppi che sfilano tra un balletto e una cantata. L’allegria della festa ti coinvolge e ti fa sentire bene. Non me ne andrei più da ‘sto posto! E invece…
Ultimo ma fondamentale consiglio: assaggiate i biscotti sciatore, altra specialità di Zafferana Etnea che non potete perdervi. Perché si chiamano così? Perché gli sciatori che andavano a sciare sull’Etna passavano da Zafferana per fare rifornimento di zuccheri e questi erano i loro biscotti preferiti. Si tratta di biscotti semplici, ricoperti di glassa al cioccolato. Ipercalorici, appunto, proprio per rifocillare gli sciatori e i golosoni come noi, che non perdiamo occasione per degustare il meglio della gastronomia locale.
E così finisce la nostra vacanza sull’Etna. Andiamo via a serata inoltrata stanchi (i bambini già dormono), ma con gli occhi e le pance pieni di stupore per le meraviglie che abbiamo visto, toccato, odorato e mangiato. E lo spazio nella memoria della mia fotocamera è azzerato.