Pasqua in Sicilia? Tutti ad Aidone a scoprire i Giganti di cartapesta e le tradizioni dell'entroterra Siciliano!

Picciotti se per il weekend di Pasqua avete in mente di vedere e vivere  come meta delle vostre vacanze la Sicilia non potete perdervi uno degli eventi più originali dell’isola: la Pasqua di Aidone! La nostra guida Carmen di Grazia vi offre un’interessante anteprima di quest’evento imperdibile in provincia di Enna, alla scoperta dei Santoni giganti e di altre affascinanti tradizioni dell'entroterra siciliano!

Folklore, riti antichi e devozione nel cuore dell’entroterra siciliano

Come quasi tutte le tradizioni pasquali siciliane, anche quella aidonese presenta un emozionante mix di elementi religiosi e pagani o folkloristici che caratterizzano un’articolata rappresentazione sacra.
Nella terra di Demetra e Persefone, la Pasqua diventa anche un richiamo a una ritualità simbolica pagana: non si celebra soltanto la Resurrezione di Cristo, ma anche il passaggio da una fase di morte della natura, l’inverno, a una fase di rinascita e risveglio, la primavera e con essa il ritorno di Kore tra le braccia della madre Demetra. Si festeggia dunque anche il ciclo vegetativo, in una serie di riti e simboli ormai radicati nelle piccole comunità della provincia di Enna (e non solo) come Aidone.

La tradizione pasquale di Aidone, dove gli apostoli diventano giganti di cartapesta

I protagonisti indiscussi di tutta la manifestazione pasquale aidonese sono i “santoni”: così vengono chiamate le gigantesche 12 statue di cartapesta raffiguranti gli apostoli, alte quasi tre metri, cave all’interno, sostenute da una struttura in legno dove si inseriscono i “santari”, coloro che le portano. La tradizione dei Santoni, ereditata dalla tradizione spagnola, risale agli anni della Controriforma, quando la Sicilia fu caratterizzata da un processo di ricristianizzazione della popolazione nel contesto della politica spagnola. Difatti i santi giganti sono molto simili a quelli che sfilano in diverse zone dell’Andalusia come Siviglia o Malaga. Ad Aidone hanno delle vesti colorate tutte differenti l’una dall’altra, che servono per identificare i 12 apostoli, riconosciuti anche dai segni che li caratterizzano. Così Pietro è identificato dalla veste rossa e dal mantello blu, oltre che dalle chiavi che porta in una mano e dai fiori nell’altra e così tutti gli altri. I santoni vengono gelosamente custoditi nelle varie chiese delle Confraternite aidonesi, due per ognuna, che si occupano, oltre che del buono stato di conservazione, anche di eventuali azioni di restauro.

 

 

Domenica delle Palme ad Aidone: sfilata dei Santoni, nel cuore delle tradizioni pasquali siciliane

La manifestazione ha inizio la Domenica delle Palme che introduce la Settimana Santa. Gli Apostoli si radunano presso la chiesetta dell’Annunziata, le palme vengono benedette e i Santoni inziano a sfilare per le strade di Aidone, accompagnati dal parroco e dalla banda musicale, creando un’aria di festa e colorando il paese con le loro tuniche dai colori vivaci. Si avviano verso la Chiesa Madre di San Lorenzo ed ecco che inizia una sorta di secolare e immutata rappresentazione teatrale: trovando le porte chiuse della chiesa, simbolo di Gerusalemme che non vuole accogliere Cristo come suo Re, i santoni ad uno ad uno iniziano a bussare e a cercare di entrare non riuscendovi. Ci riesce solo San Mattia, quando bussa lui la porta si apre dall’interno e iniziano ad entrare tutti gli Apostoli secondo un’ossequiosa gerarchia, facendosi reciprocamente tanti inchini; per ultimo entra il parroco che personifica la figura di Gesù. Ha inizio quindi la Messa solenne alla quale partecipano tutti.

 

pasqua aidone palme


Mercoledì Santo: il "Signore Nascosto" e altri misteri dell’entroterra siciliano

Il mercoledi santo invece è caratterizzato dal cosiddetto “U S'gnur' a mucciungh” o “U S'gnur' rubat” (il Signore nascosto o il Signore rubato), una tradizione alquanto contraddittoria. La sera, sempre partendo dalla Chiesa dell'Annunziata inizia una sorta di triste processione che accompagna, nella Chiesa Madre, quasi di nascosto, la statua del Cristo, che poi sarà messa sulla croce e portata in processione il Venerdì santo; qui riceveva l'omaggio dei fedeli che ne baciavano i piedi e il costato. La tradizione richiama un evento inverosimile, dato che Gesù morirà 2 giorni dopo, il Venerdì Santo. 

Giovedì Santo: visita ai “Sepolcri” e canti siciliani tra tradizione cristiana e antichi riti pagani

Quindi il Giovedì santo, altro momento saliente di questa suggestiva tradizione pasquale aidonese, giorno in cui si visitano i cosiddetti Sepolcri, gli altari decorati con addobbi floreali che celebrano l’istituzione dell’Eucarestia, che le confraternite effettuano nella sera del Giovedì e la mattina del Venerdì, accompagnati dalle musiche tristi della banda e dal canto dei lamentatori che ripropongono le Quarantore ovvero dei canti siciliani dedicati alla passione di Gesù Cristo.
E’ interessante notare come, accanto ai simboli cristiani che rimandano all’Ultima Cena, vengano predisposti anche simboli legati alla fecondità della terra come le spighe di grano o il pane. Vengono esposte, inoltre, delle piantine piccole ed esili, di un colore verde sbiadito. Si tratta di semi di grano o cereali lasciati germogliare al buio: di nuovo un simbolo della celebrazione del ciclo vegetativo la cui rinascita avviene proprio durante il periodo di Pasqua.

 

pasqua aidone santoni2

 

Discesa dalla Croce e processione notturna, momenti di pura emozione per il Venerdì Santo a Aidone

Il momento più commovente di tutta la manifestazione pasquale di Aidone è sicuramente il Venerdì Santo, quando avviene la cosiddetta “a scisa a crusg” (la discesa dalla croce) e la processione notturna. 

Nella Chiesa Madre a partire dal pomeriggio si raduna gran parte della popolazione aidonese per assistere alla deposizione della croce, cioè la statua del Cristo (del Mercoledì) che, intanto, è stata inchiodata sulla croce. Quando si fa sera, in chiesa giunge la confraternita dell’Annunziata che, al suono triste dei lamenti e di una banda che esegue un repertorio molto mesto, porta la bara di vetro illuminata ed addobbata di fiori. A questo punto il rettore dell’Annunziata e qualche altro confratello, guidati dal celebrante, schiodano la statua dalla croce e la depongono nell’urna di vetro, tra la commozione generale. Da qui muove il suggestivo corteo notturno costituito dalla bara di Gesù portata da uomini vestiti di bianco, seguita dalla statua della Madonna in lutto portata da alcune ragazze, e di figuranti che rappresentano le pie donne e due angeli. Il gruppo dei lamentatori in genere si compone di cinque o sei voci che eseguono i lamenti (i ddamint’), antichi canti in lingua siciliana, mentre accompagnano le processione, insieme alla banda, durante tutta la sera del Venerdì Santo. Un solista intona la strofa ed il coro, a cui si aggiungono poi tutti i confratelli, intervengono rafforzando la nota finale.

 

pasqua aidone venerdi santo

 

Domenica di Pasqua al culmine di quest’evento unico Sicilia con la Giunta d’Pasqua

Infine, la Domenica di Pasqua, la tradizione aidonese raggiunge il culmine di pathos, coinvolgimento, esaltazione collettiva nella famosa “ Giunta d’ Pasqua”, cioè l’incontro, il ricongiungimento tra Maria e Gesù che avviene nella piazza centrale del paese, piazza Filippo Cordova e che suscita nell’animo di tutti i presenti una commozione antica e allo stesso tempo nuova. Qui il rito cristiano diventa spettacolo tingendosi di tinte folkloristiche.
Le due statue, quella dell’Addolorata, coperta con il velo nero e quella del Cristo Risorto, portate da giovani vestiti di bianco vengono posizionate ai lati opposti della piazza, in modo che non si vedano.

Dall’alto di una finestra della Chiesa di santa Maria la Cava il parroco descrive dettagliatamente cosa sta succedendo. Verso mezzogiorno tutte le confraternite e ad alcuni ragazzini messaggeri con stendardi infiorati, tutti insieme si danno da fare per cercare Gesù e portarne notizia alla Madre; si assiste alle corse di San Pietro che, per tre volte (quante furono le negazioni), accompagnato dagli stendardi e da frotte di ragazzini, fa la spola tra la Madonna e Gesù. Alla fine di questo viaggio, Giovanni le va incontro per annunciargli che Cristo è risorto; la statua del Cristo viene mostrata e Pietro e Giovanni corrono verso la Madonna che già si avvicina al centro della piazza. A mezzogiorno in punto, in un tripudio di campane, mortaretti e “salti” dei Santoni, avviene l’incontro, “a giunta”; si fa saltare il velo nero alla Madonna e le due statue si sollevano e si fanno ballare. Quindi vengono portate in processione per le strade del paese, l’uno di fianco all’altra, fin verso la Chiesa Madre in un’atmosfera ormai di festa e speranza. La statua della Madonna accompagnerà quella di Gesù sin lì, per poi fare ritorno con i santoni alla Chiesa di Santa Maria la Cava.

Aidone celebra così la rinascita e la resurrezione.

 

pasqua aidone giunta

 

 

Pasqua Sicilia eventi provincia di Enna



Cosa fare in zona