Un viaggio nella Storia e nel cuore della Sicilia! Cortei, tradizioni e leggende al Palio dei Normanni di Piazza Armerina

Lo sapevate che…..? Il Palio dei Normanni, unico in Sicilia, è una rappresentazione in costume di un fatto storico accaduto circa mille anni fa. Si svolge tutti gli anni a Piazza Armerina, nei giorni 12, 13 e 14 agosto, dal 1952, quando venne realizzata la prima edizione sotto questo nome. 

Scoprirete che l'estate in Sicilia non è fatta solo di mare e spiagge. Durante quest'evento ricco di storia, tradizioni e leggende popolari vivrete, il tempo di un weekend, Piazza Armerina e la Sicilia come non le avete mai viste, colorate dai mille costumi tradizionali e animate da musica, danze e sfilate.

Un po' di Storia...

La manifestazione affonda le sue origini tra la fine del XVII e gli inizi del XVIII secolo, quando le allora dodici confraternite della città organizzarono per la prima volta un corteo storico in occasione dei festeggiamenti in onore di Maria Santissima delle Vittorie, che hanno luogo sin dal XIV secolo, noto come la "Cavalcata", appellativo che ancora oggi viene usato dagli abitanti di Piazza Armerina per indicare il Palio, esso è, inoltre, la più importante ricostruzione di storia medievale del Sud Italia, con oltre 600 figuranti.

 

 

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L'evento trae ispirazione dalla guerra di liberazione della Sicilia dai Saraceni per opera dei Normanni guidati da Ruggero, figlio più giovane di Tancredi d'Altavilla.
Nel 1059, con il Trattato di Melfi, siglato durante l'omonimo concilio, il Papa riconobbe tutte le conquiste Normanne del Sud Italia, compresa quella futura della Sicilia. In questo modo, i Normanni, si facevano paladini della cristianità, giustificando le loro mire espansionistiche con il pretesto di liberare la Sicilia dagli infedeli Saraceni.

Dal 1061 in poi, la Sicilia fu, quindi, terra di conquista da parte dei Normanni, diverse e celebri furono le battaglie, come, per esempio, quella di Cerami, della quale abbiamo un dettagliato racconto di Goffredo Malaterra, nel suo libro "De rebus gestis Rogerii Calabriae et Siciliae comitis et Roberti Guiscardi ducis fratris eius" nel quale narra le tappe dell'impresa Normanna…… Qui la storia delle conquiste Normanne si lega con la tradizione della città di Piazza Armerina.

Alla fine della battaglia di Cerami, vinta grazie all'aiuto divino, Ruggero inviò, in segno di riconoscenza, parte del bottino di guerra e quattro cammelli a Papa Alessandro II. Quest'ultimo, per ricambiare il favore concesse l'indulgenza plenaria al Conte e gli donò a sua volta un vessillo con le insegne papali, che leggenda vuole, raffiguri la Madonna con Gesù Bambino e che si dice accompagnò il Conte durante le sue vittorie in Sicilia, per questo ribattezzata Maria Santissima delle Vittorie, oggi patrona della città e della Diocesi di Piazza Armerina.

 

 

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Sempre la leggenda, narra che il conte Ruggero, al termine della conquista della Sicilia, avvenuta nel 1091, volle che il Vessillo Mariano fosse donato alla città lombarda di Platia in latino, ma anche Platza in bizantino e Iblatasah in arabo, e custodito nella chiesa madre. Di questo periodo, si conoscono le descrizioni della città ne "Il libro di Ruggero" del geografo e botanico arabo Al Idrisi, a servizio di Ruggero II, il quale narra che: "Iblatâsah è un ben munito fortilizio, da cui dipende un vasto contado con terre da semina benedette. Famoso è il suo mercato, abbondanti le derrate, gli alberi, la frutta." L'antica città di Platia, grazie alla sua ricchezza e bellezza, ebbe l'appellativo di "noblissimum lombardorum oppidum" (nobilissima città lombarda). Dopo un periodo di prosperità, giunse, purtroppo la distruzione dell'antica Platia ad opera di Guglielmo il Malo, nel 1161, ma, in seguito, fu concessa, nel 1163, la ricostruzione della città in un luogo diverso: il Colle Mira, che oggi corrisponde al Quartiere Monte, e lì la città fu ricostruita.

 

 

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Leggende, devozione e tradizione

Da questo ampio scenario storico trae origine il Palio dei Normanni, che divenne una manifestazione simbolica della consegna del Vessillo di Maria SS delle Vittorie alla città di Platia. Nel corso dei secoli diverse furono le leggende popolari sul vessillo della città. Infatti, si racconta che, nel 1161, alcuni fedeli custodi del Vessillo pontificio dell'Assunta, chiusero l'icona in una cassa di legno e la seppellirono in un luogo sicuro e da pochi conosciuto, sull'eremo dove ora sorge la chiesetta di S. Maria di Piazza Vecchia. Proprio in questo luogo fu ritrovata più tardi, nel 1348, anno della grande peste che decimò le popolazioni di tutta Europa. Il 3 di Maggio del 1348 l'icona ritrovata fu portata in trionfo dall'eremo di campagna alla Chiesa Madre di Piazza , San Martino, dai cittadini scampati alla pestilenza. Ancor oggi in ricordo dell'evento, ogni anno nell'ultima domenica di aprile, i piazzesi si portano all'eremo di Piazza Vecchia per partecipare al trasporto in pellegrinaggio di una copia dell'icona in città, mentre il 3 di Maggio successivo avviene il pellegrinaggio inverso.

Il Palio diventa quindi una miscela unica di storia e leggenda, di devozione popolare e tradizione storica che lo rendono unico e incredibilmente affascinante.

 

Per maggiori informazioni sul Palio dei Normanni di Piazza Armerina 

Visitate il Sito del Comune di Piazza Armerina: vai al sito

Consultate il programma della manifestazione: vedi il Programma

... O seguite la pagina Facebook dedicata all'evento! Vai alla pagina del Palio dei Normanni

 

 

 

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