Arte e musica internazionale in uno scenario millenario: guida 2016 agli spettacoli nei teatri di pietra in Sicilia

Scopri gli antichi teatri greco-romani della Sicilia occidentale e orientale grazie all’immancabile itinerario-guida di Tury. Mare, montagna, parchi archeologici e persino un teatro all’interno della città: visita i luoghi in cui l’arte si fa eterna. E una guida agli spettacoli dell'estate 2016.

 

 

 

Vacanza in Sicilia, cosa visitare? Siete appassionati di arte antica e archeologia? Non ve ne frega granché delle antiche civiltà, volete solo conoscere dei luoghi circondati da maestosi panorami da ammirare e fotografare? Bravi, state leggendo l’articolo che fa per voi. 

Da Palermo a Siracusa, dai monti al mare, ecco a voi una mappa dei teatri di pietra della Sicilia, con tanto di consigli su come e quando visitarli.

Da leggere tutta d’un fiato.

 

Il teatro più bello in cui vanno in scena il rock e il cinema internazionale: Taormina (ME) 


Siamo in vacanza in una delle città più belle della Sicilia, meta del turismo internazionale: Taormina.
Il teatro di Taormina lo porti nel cuore, è uno di quei posti che non dimentichi facilmente. Un panorama senza eguali, con il mar Ionio davanti e l’Etna poco più a destra, uno spettacolo unico al mondo, soprattutto in quelle calde sere d’estate in cui A Muntagna decide di regalare agli spettatori lo spettacolo di un’eruzione dal vivo.
Si pensa che il teatro di Taormina, scavato nella roccia, sia stato realizzato dai greci intorno al III secolo a.C., anche se l’attuale impianto risulta di impronta romana.

 

 

Una foto pubblicata da Claudia Di Bella (@claudiettadb) in data:

 

Al giorno d’oggi, il teatro di Taormina è uno dei monumenti più visitati della Sicilia: al suo interno si svolgono manifestazioni molto importanti, come il Taormina Film Fest, il Taormina Arte e le premiazioni del David di Donatello. Per non parlare, poi, degli artisti che vi si sono esibiti: nomi come Lou Reed, Spandau Ballet, Carlos Santana. Il meglio del meglio, insomma.
Stato: buone condizioni
Orari:

  • Dall'1 al 31 Gennaio dalle ore 09.00 alle ore 16.00
  • Dall'1 al 15 Febbraio dalle ore 09.00 alle ore 16.00
  • Dal 16 al 28 Febbraio dalle ore 09.00 alle ore 16.30
  • Dall'1 al 15 Marzo dalle ore 09.00 alle ore 17.00
  • Dal 16 al 31 Marzo dalle ore 09.00 alle ore 17.30
  • Dall'1 al 30 Aprile dalle ore 09.00 alle ore 18.30
  • Dall'1 Maggio al 31 Agosto dalle ore 09.00 alle ore 19.00
  • Dall'1 al 15 Settembre dalle ore 09.00 al 18.30
  • Dal 16 al 30 Settembre dalle ore 09.00 alle ore 18.00
  • Dall'1 al 15 Ottobre dalle ore 09.00 alle ore 17.30
  • Dal 16 al 31 Ottobre dalle ore 09.00 alle ore 17.00
  • Dall'1 Novembre al 31 Dicembre dalle ore 09.00 alle ore 16.00

Biglietto: intero € 10.00; ridotto € 5.00

Accessibilità disabili: limitata alla platea del teatro.

 

In vacanza a Catania (CT): passeggiare tra le vie del centro e scoprire un teatro romano quasi per caso

 

In pieno centro a Catania, in via Teatro Greco, si trova, paradossalmente, il teatro romano. È davvero piacevole passeggiare tra le vie della città-capitale della Sicilia orientale e ritrovarsi così, quasi per caso, davanti all’ingresso del teatro romano. Un’eccezione per la Sicilia dato che qui, di solito, monumenti di questo tipo si trovano fuori dai centri abitati, spesso immersi nelle aspre campagne e quindi anche difficili da raggiungere.
Il teatro romano di Catania, invece, lo raggiungete facilmente e altrettanto facilmente potete sedere sulla gradinata e immaginare gli antichi spettacoli portati in scena nella splendente Catania romana.

 

 teatro antico catania

 

L’impianto risale al II secolo d.C., anche se fu scoperto solo nel XVIII secolo, grazie agli scavi voluti dal Principe di Biscari.
Stato: buone condizioni
Orari ingresso: Dal lunedì al sabato dalle 9,00 alle 17,00. Domenica dalle 09,00 alle 13,30. La biglietteria chiude mezzora prima del monumento. Ogni prima domenica del mese l’ingresso è gratuito.
Biglietto: intero € 6.00; ridotto € 3.00
Accessibilità disabili: no.

 

Un palcoscenico naturale: il teatro greco di Akrai (SR)

 

Palazzolo Acreide è un delizioso paese della provincia di Siracusa che fa parte del circuito dei Borghi più belli d’Italia, oltre che della Val di Noto: fiumi di barocco siciliano, quindi direte voi. Sì, ma non solo: vicino all’attuale Palazzolo Acreide, sul colle Acromonte, sorgeva un tempo Akrai, una delle colonie greche più importanti dell’isola, distante pochi chilometri da Pantalica, la necropoli rupestre più grande d’Europa.
Il piccolo teatro di Akrai fu edificato (e non scavato nella roccia) tra il III e il II secolo a.C.; venne poi modificato dai Romani e dai Bizantini, fino a essere sepolto. Fu Gabriele Iudica che lo riportò in luce nel 1824.
Immerso in uno scenario più che gradevole, tra i fiori e gli alberi della campagna sicula, è un vero piacere visitare l’intera area archeologica, che comprende, oltre al teatro, le due latomie (cave di pietra) Intagliata e Intagliatella, i blocchi di base del tempio di Afrodite e il Bouleuterion (dove si riuniva il consiglio dei cittadini).

 

 

Una foto pubblicata da Sud est Sicilia (@sudestsicilia) in data:

 

Stato: condizioni sufficienti
Orari ingresso: Dal lunedi al sabato dalle ore 9:00 Chiusura biglietteria alle 15:30 chiusura al pubblico 16:30. Festivi solo prima domenica dalle 9:00 Chiusura biglietteria alle 13:00 chiusura al pubblico ore 13:30;
Biglietto: intero € 4.00; ridotto € 2.00
Accessibilità disabili: no.

 

Il teatro greco-romano con vista esclusiva sul mare: Tindari (ME)

Ah, quant’è bello lo scenario che circonda il teatro antico di Tindari: sembra quasi di riuscire a toccare il mar Tirreno con mano, oltre a godere di un panorama privilegiato sulle isole Eolie! E poi l’area archeologica attigua con tanto di antiquarium, il Santuario della Madonna Nera a due passi e i laghetti di Tindari poco più giù… uno spettacolo irresistibile!
Il teatro fu costruito alla fine del IV secolo a.C. secondo lo stile greco, per poi venir modificato durante l’età romana e riadattato a mo’ di anfiteatro. Pensate un po’, durante l’età greca questo teatro riusciva a contenere ben 3000 spettatori, mica bruscolini! Poi arrivarono i romani, sempre con la fissa per i giochi dei gladiatori, e ridussero gli spazi eliminando l’orchestra e installando al suo posto un’arena. Quando uno c’ha la fissa per una cosa…

 

 

 

Una foto pubblicata da Carmelo La Greca (@icar0n) in data:

 

Stato: discrete condizioni
Orari ingresso: Tutti i giorni dalle ore 9 alle ore 19 (Ultimo ingresso fino a mezz'ora prima della chiusura).
Biglietto: intero € 6.00; ridotto € 3.00. Biglietto unico per la visita della Villa Romana di Patti Marina e dell'area archeologica di Tindari (tariffa intera di € 8,00 e ridotta di € 4,00), la cui validità è di tre giorni dalla data di emissione.
Accessibilità disabili: no.
Vuoi trascorrrere una vacanza a Tindari? Clicca qui

 

Trekking sui monti palermitani per raggiungere le rovine del teatro a strapiombo sul mare: Solunto (PA)

Altro teatro antico con vista esclusiva sul mar Tirreno, altra antica città che racconta, con i suoi resti, gli splendori e le ricchezze della Sicilia che fu: Solunto.
Il teatro di Solunto è particolarmente indicato agli appassionati di trekking: zaino in spalla, buona volontà e tanta voglia di scoprire la Sicilia nascosta. Dopo una camminata in salita, le vostre fatiche saranno ripagate, ve lo assicuro.
Del teatro di Solunto, purtroppo, rimane ben poco, ma quando si è lì, a osservare quelle gradinate e le tre colonne del tempio, è facilissimo immaginare quanto fosse bella questa città.
L’edificio venne fondato nel IV secolo a.C., anche se la sua scoperta risale a un’epoca recente, ovvero agli scavi archeologici del 1953. Il teatro di Solunto poteva contenere fino a un massimo di 2500 spettatori. Oltre al teatro, sono visitabili anche i resti della città antica e l’antiquarium.

 

 

Stato: rovine
Orari: Giorni feriali dalle 9 alle 19, ultimo ingresso alle 18.30, per il padiglione A e B. L'area archeologica chiude alle 18. Giorni festivi dalle 9 alle 13.30 (ultimo ingresso alle 13)
Biglietto: intero € 4.00; ridotto € 2.00.
Accessibilità disabili: no

 

Il teatro greco nascosto tra le colline della Sicilia rurale: Monte Jato (PA)

Turisti a spasso nella provincia di Palermo, ricercatori di esclusive location rurali e di panorami fatti di colline, folta vegetazione e pascoli in libertà, prendete nota: il teatro greco di Monte Iato è una tappa irrinunciabile per una vacanza in Sicilia che si rispetti!
Se non lo sapete, tra i paesini di San Giuseppe Jato e San Cipirello e a pochi chilometri da Piana degli Albanesi, si trova infatti Monte Iato, antico sito archeologico abitato sin dalla preistoria e culla dell’antica città greca di Iaitas. Anche Iaitas, come la maggior parte delle colonie greche, aveva il suo bel teatro, costruito durante la fine del IV secolo a ridosso della montagna, prendendo come modello architettonico di riferimento il teatro di Dioniso di Atene.
Il teatro riusciva a contenere, pensate un po’, fino a 4500 persone ed è ciò che di meglio resta conservato dell’antica Iaitas. Oltre al teatro, potete visitare le rovine dell’agorà, della casa a peristilio e l’antiquarium che si trova nel paesino di San Cipirello.

Stato: rovine
Orari: Antiquarium: mar., gio., sab. e dom. 9,00 - 13,00 (ultimo ingresso). Lun., merc. e ven. 9,00 - 18,00 (ultimo ingresso). Area scavi: tutti i giorni dalle 9,00 alle 12,00 (ultimo ingresso 11.30)
Biglietto: intero € 2.00; ridotto € 1.00.
Accessibilità disabili: no

 

Un antico gioiello sepolto per tutelarlo: il teatro greco di Hippana (PA)

Teatro da Guinnes world record: ebbene sì, quello di Hippana, a due passi da Prizzi, altro comune in provincia di Palermo, è il teatro greco costruito più in alto in Sicilia, a 1007 metri di altezza. Immaginate, dunque, la vista di cui godere da qui!
Del teatro, comunque, rimane ben poco, visto che i romani ebbero la “felice” intuizione di raderlo quasi al suolo nel 258 a.C., durante la prima guerra punica, dopo che era stato edificato nella seconda metà del IV secolo a.C.
Il teatro di Hippana si trova sulla Montagna dei Cavalli, nel cuore dei Monti Sicani; si pensa che anche l’antica città di Hippana si trovasse da queste parti, visti i resti rinvenuti.
Vi sconsigliamo di avventurarvi fino alla Montagna dei Cavalli perché, oltre al fatto che bisogna avere un permesso speciale da parte del Comune di Prizzi per arrivare al punto in cui dovrebbe trovarsi il teatro, potreste rimanere piuttosto delusi, dato che a causa della mancanza di fondi, i resti dell’antico non sono ancora stati messi in luce.

 

Innamorarsi nel teatro greco di Segesta (TP)

 

Segesta, uno dei siti archeologici più belli e meglio conservati della Sicilia, un luogo speciale della provincia di Trapani a pochissimi chilometri dalle meravigliose spiagge di Castellammare del Golfo, Scopello, San Vito Lo Capo e dalla riserva naturale dello Zingaro. Quant’è bello raggiungere l’area archeologica di Segesta nel pomeriggio di una giornata estiva, dopo una mattinata passata in riva al mare, e guardare da qui il tramonto del sole sui monti che separano Segesta dal golfo di Castellammare in compagnia della persona amata… magia pura!
Il teatro di Segesta fu costruito nel III secolo a.C. sulla cima del Monte Barbaro. Si raggiunge facilmente tramite un servizio navetta. Il teatro ospita tutt’ora, durante la stagione estiva, rappresentazioni teatrali, musicali, opere liriche e spettacoli di danza anche a livello internazionale.

 

 

Stato: ben conservato
Orari: aperto tutti i giorni (escluso 25 dicembre).
Periodo invernale (ottobre – marzo): dalle 9.00 alle 17.00;
Periodo estivo (aprile – settembre): dalle 9.00 alle 19.30.

Biglietto: unico per l’accesso all’intera area archeologica. Intero € 6.00; ridotto € 3.00.
9 € (intero) dai 26 ai 64 anni cumulativo per la visita di Segesta e Selinunte – valido 3 giorni dall’emissione;
4.50 € (ridotto): dai 18 ai 25 anni e insegnanti cumulativo per la visita di Segesta e Selinunte – valido 3 giorni dall’emissione;
Gratuito: fino a 18 anni, over 65, forze dell’ordin, BB.CC. e studenti universitari in lettere con indirizzo archeologico, archeologia, architettura e scienze della formazione purchè muniti di libretto universitario.
La biglietteria chiude sempre un’ora prima della chiusura del parco.
Biglietto navetta per il teatro (facoltativo): € 1.50 andata/ritorno.

Accessibilità disabili: sì

 

Un teatro bianco come la spiaggia che lo circonda: Eraclea Minoa (AG)

Siamo sulla costa sud occidentale della Sicilia, più precisamente a Eraclea Minoa, frazione balneare di Cattolica Eraclea, in provincia di Agrigento. Ma prima di diventare una località di villeggiatura, Eraclea Minoa fu una città greca a pochi passi da Kamikos, il regno di Kocalos situato sulla sponda del fiume Platani.
Chilometri di spiagge bianche da sogno, la scala dei Turchi poco più lontana e la riserva naturale Foce del Fiume Platani praticamente a portata di mano: è questo lo scenario in cui è incastonato il teatro di Eraclea Minoa, con uno sguardo diretto all’orizzonte sud della Sicilia, una vista speciale sul Mediterraneo e un comodo camping in cui poter soggiornare. C’è anche un antiquarium in cui sono conservati i resti ritrovati in questa zona.
Il teatro di Eraclea Minoa fu costruito alla fine del V secolo a.C., ma è stato rinvenuto solo in tempi molto recenti. Attualmente, il teatro sta perdendo purtroppo la sua originale conformazione, a causa dell’incuria. Visitatelo quanto prima!

 

 

Una foto pubblicata da Luisa (@luisadelina) in data:

 

Stato: discrete condizioni
Orari: Tutti i giorni dalle 8,30 alle 16,30 compreso i festivi
Biglietto: intero € 4.00; ridotto € 2.00.
Accessibilità disabili: no

 

Percorsi nella natura incontaminata della provincia di Enna: il teatro di Morgantina (EN)

Altro scenario, altro teatro antico: è la volta di Morgantina, antica colonia greca alle porte dell’attuale Aidone. Siamo in provincia di Enna, terra genuina in cui i pascoli trascorrono serenamente la giornata immersi nella folta vegetazione che li circonda e che, per questo motivo, è meta degli amanti del turismo rurale e della campagna, a differenza delle più classiche destinazioni turistiche di massa.
I turisti, di solito, visitano questa zona attratti dai fantastici mosaici della Villa romana del Casale a Piazza Armerina. Ma anche il teatro e, più in generale, l’area archeologica di Morgantina non scherzano. Si tratta di un sito abitato già dall’epoca preistorica, ma che raggiunse il suo massimo splendore durante la dominazione greca della Sicilia.
Passeggiare tra le rovine di Morgantina è un’esperienza unica: a meno che non piova (e, in questo caso, il sito diventa impraticabile), ci si ritrova catapultati in una dimensione parallela, fatta di antichi templi e culti agli dei, leggende e riti magici. Ah, non dimenticate di visitare il museo archeologico di Aidone, dove si trova custodita la dea di Morgantina, la statua della “discordia”, nel senso che fu al centro di trattative internazionali tra Italia e Stati Uniti, visto che avevano pensato bene di fregarsela…
È uno dei pochissimi teatri dedicati a Dioniso: si può leggere la dedica scolpita nella pietra di una delle gradinate. Il teatro di Morgantina risale probabilmente al III secolo a.C.; i primi ritrovamenti avvennero nel1956, mentre i restauri vennero completati nel 2003.

 

 

Una foto pubblicata da Palermo, Sicily (@minervuccia) in data:

 

Stato: buone condizioni
Orari:
Biglietto:
Accessibilità disabili: no

 

Fotografare le rovine di un teatro a due passi dal mare: Eloro (SR)

I resti di Eloro sono una tappa imprescindibile quando esplorate la provincia di Siracusa, anche se di Eloro, ormai, rimane ben poco. Questa città greca era immersa in una cornice meravigliosa, a metà tra la terra e il mare, su una collina a ridosso della costa ionica, a 8 chilometri dall’attuale Noto e poco più a nord della foce del fiume Tellaro.
E allora, indossate costume e infradito, percorrete la via Elorina (l’importante arteria che collegava Eloro a Siracusa) e precipitatevi a fare un bagno a Vendicari, la magnifica riserva naturale in cui si trovano le rovine di Eloro, tra cui il teatro, risalente al periodo compreso tra la fine del IV secolo e l’inizio del III secolo a.C.
Vuoi leggere l’itinerario su Eloro e dintorni? Vai a (INSERIRE LINK AVOLA NOTO PALAZZOLO ACREIDE)
Stato: rovine
Orari: sempre aperto
Biglietto: no
Accessibilità disabili: no

 

Il più grande fra i grandi: il teatro antico di Siracusa (SR)

Eccoci al top: il teatro di pietra più grande della Sicilia, quello che ospita ogni anno le rappresentazioni classiche più prestigiose e sicuramente anche il più antico, visto che di lui si hanno notizie certe a partire dal V secolo a.C. Il teatro di Siracusa è anche uno dei migliori conservati al mondo, un monumento imponente testimone di quella florida e splendente antichità greco-siciliana.
Godersi una tragedia di Echilo, al teatro antico di Siracusa è così eccitante, soprattutto se si pensa che qui Echilo una tragedia la rappresentò davvero: “Le Etnee”, un’opera per celebrare la rifondazione di Catania dopo che era stata distrutta da Gerone I, probabilmente nel 456 a.C.
Oppure ci si può divertire con una commedia, sempre e rigorosamente antica; insomma, ogni pietra che compone il teatro di pietra di Siracusa trasuda eternità e storia e ti attira magneticamente, come una calamità, già quando lo scorgi da lontano.
Il teatro di Siracusa si trova all’interno del Parco archeologico della Neapolis, un luogo in cui storia e natura si fondono per regalarci un sito unico al mondo: cipressi, carrubbi, ulivi e agrumi popolano l’area e regalano, nelle giornate ventose, odori mai sentiti prima.
Del resto, cos’è la Sicilia, se non terra, arte e storia?!

 

 

Una foto pubblicata da seleniamancini (@novisele_) in data:

 

Stato: buone condizioni
Orari: Tutti i giorni apertura ore 9:00 - chiusura un'ora prima del tramonto
fino al 28 febbraio 9:00-16:30; fino al 30 marzo 9:00-17:30; dal 1 aprile e per tutta l'estate 9:00-19:15
Chiusura 17:00 durante le Rappresentazioni Classiche
La biglietteria chiude un'ora prima dell'orario di chiusura
Biglietto: Intero € 10.00 ridotto € 5,00 (18/25 anni) ingresso gratuito ogni prima domenica del mese
Gratis per i membri dell'Unione Europea al di sotto dei 18 anni
Accessibilità disabili: sì (ingresso gratuito).

 

Ecco tutti gli spettacoli dell'estate 2016:

ANFITEATRO SEGESTA (Calatafimi – Trapani)


6 luglio – Nella luce di Segesta
9 luglio – Balarm Sax Orchestra
13 luglio – Almost blue
31 luglio – Fedra – Seneca
1 agosto – Il bugiardo – C. Goldoni

Info: http://www.calatafimisegestafestival.it/

 

ANFITEATRO MORGANTINA (Aidone – Enna)

5 luglio - Almanacco siciliano
26 luglio – Concerto Orchestra del Teatro Bellini – Catania
3 Agosto – Il bugiardo – C. Goldoni

 

ANFITEATRO TAORMINA (Messina)

7 - 9 luglio – Madama Butterfly
8 luglio – Taormina Opera Gala
10 luglio – Danzarin Tango
11 luglio – Le quattro stagioni di Vivaldi
16-19-21 luglio - La Traviata
17 luglio - Toquinho
20 luglio - Rick Wakeman
22 luglio – Anastacia
24 luglio – Robert Plant
26 luglio – Malika Ayane
27 – 28 luglio - Negramaro
30 luglio - Il bugiardo – C. Goldoni
31 luglio – Franco Battiato e Alice
1 agosto – V sinfonia di Beethoven
2 agosto – Cavalleria Rusticana
4 agosto – Tosca
5 agosto – Ezio Bosso
6 agosto – Albano e Romina Power
7 agosto – Ludovico Einaudi Elements
11 - 13 agosto – West side story
12 - 14 agosto – Shakespeare Opera Gala
17 agosto – Skunk Anansie
18 agosto - Neri Marcorè
19 agosto – Stefano Bollani
20 agosto – Massimo Ranieri Sogno o son desto
21 agosto – Vinicio Capossela
22 agosto – Cavalleria Rusticana
24 agosto – Tosca
25 agosto – Max Gazzè
26 agosto – Gianna Nannini
27 agosto – Francesco De Gregori
3-4 settembre - Fedra – Seneca
10 settembre – Taobuk
15 settembre – Eros Ramazzotti

Info e ticket: http://www.ticketone.it/teatro-antico-di-taormina.html?doc=venuePage&fun=venue&action=overview&venueGroupId=15305

 

TEATRO GRECO DI TINDARI (Messina)

9 agosto – Indiegeno fest: Eugenio Finardi, Dente, Motta, Artù
10 agosto – Indiegeno fest: Afterhours, Cassandra Raffaele, Giovanni Truppi, Daniele Celona

Info: http://www.indiegenofest.it/

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